Entrambe le costruzioni, edificate alla fine del XVI secolo a cura del conte Ottonello Ottonelli, furono ricostruite dopo il terremoto del 1920. La facciata della Chiesa , rivestita di arenaria finemente scolpita, è ripartita in tre settori; in quello centrale si apre il portale con architrave sormontato da rosone, in quelli laterali due finestroni terminali provvisti di inferriata. All’interno la chiesa presenta due ancone di legno policromo e dorato in una delle quali è racchiusa una preziosa “Assunzione” di Francesco Cavazzoni (1600) mentre nell’altra una “Madonna e Santi” del Mastelletta. Degni di nota sono pure il mobilio di pregio, gli arredi e vari dipinti della sagrestia e del monastero.